UNA RETE DI INCONTRI: DIARIO DI BORDO, GIORNO 6

Tutta in discesa la strada verso il traguardo della prima edizione di “Una rete di incontri”.

Non saremmo stati obiettivi se avessimo condiviso unicamente i nostri punti di vista su quest’esperienza. Quest’ultimo incontro è stata un’occasione di scambio e di bilanci che ci permesso di capire meglio cosa abbia portato davvero quest’esperienza.

Un po’ come la cena di fine anno scolastico, quando i professori abbassano la guardia per capire sul serio come gli alunni abbiano vissuto i mesi precedenti, noi abbiamo sentito il bisogno di capire se quel che abbiamo fatto durante questi incontri avesse lasciato qualcosa di positivo.

È stato un momento di scambio all’insegna della speranza di aver seminato qualcosa di buono e di poterci ritrovare presto.

Cosa è venuto fuori da questo  bilancio di fine anno? Di sicuro abbiamo saputo fare di necessità virtù e ci siamo tenuti compagnia in un periodo molto difficile. Ci siamo dati appuntamento virtualmente, consentendo degli incontri che sicuramente sarebbero stati difficili se fatti “sul posto”, perché eravamo tutti in regioni diverse, ma anche in parti del mondo diverse.

Abbiamo saputo sviluppare un filo di discussione, di settimana in settimana, dove l’immagine di un essere mitologico – quello del traduttore – chiuso in una torre d’avorio è stata sgretolata. Il linguista ha ripreso le sue forme umane, o quasi umane.

Abbiamo ritrovato la dimensione dell’incontro, come quando ci si reca ai saloni e alle fiere, ma lo abbiamo fatto anche meglio, perché alle fiere non si ha tempo di discutere con tutti e di argomenti strettamente legati alla nostra attività.

Sono state occasioni di arricchimento e di condivisione, dove i traduttori più esperti hanno ricordato cosa significa doversi costruire una carriera. I novizi, a loro volta, hanno raccolto i frutti delle esperienze altrui per cominciare a piantare i semi del proprio orticello. Insomma, tutti abbiamo riscoperto l’importanza delle riflessioni che prendono spunto dagli interventi degli altri, per dare nuova forma ai progetti futuri.

Siamo stati felici di sapere che c’è stato anche chi ha avuto qualche opportunità lavorativa grazie alle conoscenze instaurate durante questa serie di incontri.

La cosa che ci rende più fieri è che tutto questo è stato possibile soprattutto grazie a chi ci ha seguito e si è buttato a capofitto in questa esperienza, anche solo per una tappa, anche solo alla fine della corsa.

Vi auguriamo di passare una bella estate e di ritrovarci a settembre per nuove discussioni, suggerimenti, trucchi e tante, tante risate.

Rosaria Russomanno

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