Il “Bottega dei traduttori” express arriva alla quarta tappa del fantastico tour di “Una rete d’incontri” con un tema che piace proprio a tutti: “Scouting & Foreign Rights”.
Non vi fate spaventare dal fatto che siamo già in corsa, potete sempre raggiungerci.
Pina apre l’incontro col precisare che, quando un traduttore vuole iniziare a farsi conoscere in ambito editoriale, l’unica possibilità che ha è inoltrare delle proposte di traduzione alle case editrici. Questa figura di traduttore-scout necessita di competenze specifiche per evitare che le sue proposte siano cestinate.
Innanzitutto, il traduttore deve essere un buon lettore e conoscere le tendenze letterarie del momento. Non solo deve conoscere il panorama letterario della lingua di arrivo, ma anche della lingua e cultura di partenza. Stando a ciò, è fondamentale frequentare le librerie, per sapere cosa viene comprato e quali tipologie di testi sono in voga al momento.
Anche se attualmente impossibile, frequentare fiere o incontri di settore è molto utile per conoscere persone dell’ambiente, per scoprire nuovi editori e, ancora una volta, per conoscere le nuove tendenze, visto che ciò che viene esposto nei saloni letterari rappresenta il “cavallo di battaglia” degli espositori.
Sempre per rimanere in tema tendenze, nell’epoca del 2.0 è importante seguire blog letterari, per leggere le recensioni e i pareri. Non bisogna concentrarsi unicamente sulla lingua verso cui si traduce, ma anche su quella sorgente.
Possiamo costruire una proposta di traduzione in maniera impeccabile, ma se non la mandiamo al giusto destinatario, rischiamo purtroppo di fare un buco nell’acqua. Bisogna studiare le case editrici, capire di cosa si occupano e cosa preferiscono, nonché saper collocare la proposta che stiamo inviando in una collana precisa, in modo da avere più possibilità e facilità di essere presi in considerazione. Questo aiuta a risultare più affascinanti agli occhi dell’editore.
Scegliere l’opera giusta da tradurre è la vera sfida. A volte, quello che piace a noi, non è detto che piaccia anche all’editore, o che venga valutato così interessante da essere pubblicato. Prima di comprare un libro, è fondamentale leggerne degli estratti e capire se può incontrare il favore del pubblico, ma anche se le nostre competenze sono in linea con l’argomento trattato. Bisogna fare proposte solo per libri per cui ci si sente all’altezza, in argomenti in cui si è ferrati. Le ricerche su Amazon e Google Books possono aiutarci molto su questo. Molto gettonate a tal scopo sono anche le celebri piattaforme come Goodreads, Anobii o Wattpad. Le ricerche correlate possono farci scoprire nuove opere o autori a noi sconosciuti.
Quando non si ha possibilità di comprare un libro, le risorse gratuite sono sempre la migliore fonte d’ispirazione. Il lato meraviglioso degli appuntamenti di “Una rete di incontri” è anche il pubblico che vi partecipa e condivide con gli altri risorse favolose: è il caso di Meda Library, una piattaforma che permette di prendere in prestito e-book e audiolibri per due settimane. Qualora il libro fosse già in prestito, può essere prenotato e sarà inviato non appena disponibile. Che fantastica scoperta!
Non dimentichiamo che è fondamentale verificare che i diritti del libro siano disponibili, o magari conoscere la casa editrice che li acquistati. Queste informazioni vanno chieste direttamente alla casa editrice che ha pubblicato il testo originale, la quale può accettare o rifiutare la proposta dall’editore interessato. Le contrattazioni sono, in genere, gestite dalle case editrici, ma può capitare che al traduttore venga chiesto di fare da mediatore nel processo di negoziazione. Si può trovare il contatto direttamente sul sito web della casa editrice dell’opera, nella sezione dedicata ai Foreign Rights o tra i vari contatti dei collaboratori interni. Verificare che i diritti siano liberi è fondamentale, non solo per una questione di professionalità del traduttore che propone un’opera, ma anche per evitare di perdere tempo ed energie su un testo i cui diritti sono già stati acquistati.
Se volete altre informazioni utili sull’argomento, vi consigliamo una delle nostre pillole di formazione, “Come trovare un testo da proporre a una casa editrice“, a cura della nostra Margaret Petrarca, che potete trovare qui.
Durante questo quarto incontro, Margaret ci ha raccontato la storia di un progetto di traduzione fallito. Si tratta di un’esperienza che di sicuro abbiamo vissuto tutti, ed è sempre interessante constatare di non essere soli.
Tutto è partito dall’idea di voler proporre l’opera che stava traducendo per la sua tesi di laurea. Dopo aver verificato la disponibilità dei diritti, le viene suggerito un agente letterario, da cui però non riceverà risposta. Senza lasciarsi scoraggiare, decide di prendere contatto diretto con le case editrici e comincia a proporre la sua traduzione a diverse realtà. Come ci si può aspettare, per uno scenario conosciuto ai più, i rifiuti sono innumerevoli, anche se alla fine riesce ad ottenere un sì. La risposta giunge da una piccola casa editrice, non è disposta a pagare più di 500€ per l’acquisto dei diritti. Tuttavia, il testo d’origine gode di ottimo successo in Francia ed è pubblicato da una grande casa editrice, la quale non sarà disposta ad accettare tale compromesso.
Le peripezie sono state più complesse di quelle riportate, ma l’insegnamento che Margaret ne ha dedotto è legato proprio alla scelta della casa editrice a cui proporre la traduzione. Scegliere bene è fondamentale, conoscerne la collocazione nel mercato e le ultime trattative concluse anche, in quanto aiuterà a capire se si rivelerà più o meno propensa ad acquistare i diritti e a spendere somme più o meno cospicue a tale scopo.
Come sempre un incontro arricchente e piacevole, nonostante i problemi tecnici che ci hanno visto paragonati alle Poste Italiane!
Alla prossima, con tanta impazienza!
Rosaria Russomanno